lunedì 9 settembre 2013

E QUEST’ANNO IL PALAZZO VINCENTE È…




La serendipità è quando cerchi la chiave inglese e invece trovi un levatorsoli che al momento non ti serve ma che metti da parte perché sicuramente ti tornerà utile. Ecco, Lisbon storie spesso si sviluppa anche grazie a questo principio: mentre bighellono per strada o sul web alla ricerca d’ispirazione o di notizie su un argomento, eccoti che trovo il levatorsoli, la cui esistenza ignoravo, e lo metto da parte per le occasioni a venire. E così, man mano che passano i mesi, la lista di argomenti da trattare si allunga anziché accorciarsi.

Oggi ti parlerò quindi di uno di questi levatorsoli. Nella fattispecie di una cosa che mai e poi mai avrei immaginato, cioè che a Lisbona esiste un premio annuale per le opere architettoniche realizzate in città. E invece esiste, l’avresti detto? Ora ti racconto tutto cominciando dall’inizio. Quindi entriamo in metropolitana fino alla fermata Avenida, e poi nella macchina del tempo fino al 1902. Anzi, no, abbiamo sbagliato fermata: scendiamo in Francia nel 1878, al capezzale di Fausto Queiroz Guedes, visconte di Valmor. Il ricco signorotto in questione espresse tra le sue ultime volontà quella di devolvere parte delle sue ricchezze al Comune di Lisbona per istituire un premio annuale da dividere tra l’architetto e il committente che avessero rispettivamente realizzato e finanziato l’edificio più bello della città. Però il visconte, ormai trapassato, dovette aspettare un po’ prima che il suo sogno diventasse realtà.

Riprendiamo infatti la metro e la macchina del tempo e fermiamoci appunto ad Avenida nel 1902, ad ammirare il Palácio Lima Mayer, che quell’anno fu il primo a fregiarsi del premio. Che col passare dei lustri divenne, tra fortune alterne, un appuntamento prestigioso in città. Tanto prestigioso che fu “adottato” dal Comune e ribattezzato Prémio Valmor e Municipal de Arquitectura. Non sto qui a raccontarti il destino un po’ sinuoso del premio che puoi leggere qui (alcuni anni infatti non è stato attribuito) però, se sei un patito di Lisbona che ormai conosce tutti i segreti della città e non vuole confondersi tra le greggi di turisti dilettanti che sciamano frastornati con la guida in mano, ti invito a confezionarti un itinerario alla tua portata alla scoperta degli edifici che si sono fregiati del premio Valmor.

Troverai ad esempio il Museu Casa de Malhoa, sull’avenida 5 de Outubro, oppure l’edificio tra l’avenida Almirante Reis e l’Intendente (foto), o quello del Diario de Notícias, o ancora, per arrivare ai giorni nostri, l’edificio Vodafone o la fermata della metro Terreiro do Paço. A dimostrazione che il Prémio Valmor è anche una valida guida per valutare i canoni estetici in vigore negli anni in cui è stato assegnato, nonché un excursus per conoscere l’evoluzione architettonica in città nell’ultimo secolo. Cioè fai un viaggio nel tempo lungo oltre cent’anni ma impiegando solo una manciata di giorni. Un bel risparmio di tempo, non trovi?

4 commenti:

  1. L'architettura qua sta avanti, a cominciare da quella del paesaggio, che a quanto pare in Italia è quasi assente come disciplina (qui invece c'è un dipartimento nello stesso posto dove lavoro io).
    Ne parlavo qualche tempo fa con una frotta di neo-architetti italiani venuti dall'Italia a fare stage presso i grandi studi lisbonesi.
    Tornando al premio Valmor, un edicio che trovo invece orripilante è quello della Facoltà di Scienze a Campo Grande. Quando seppi che era vincitore non ci potevo credere, l'ho visto anche dentro ed è degno dell'esterno :)

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    1. In effetti qui quasi tutto sta avanti rispetto all'Italia...
      Quanto alla Facoltà di Scienze a Campo Grande, mi trovi impreparato, lo confesso.

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  2. Bem nem é assim tão feio... Não conheço o interno e o esterno só das fotos... mas feio não... De qualquer modo a estètica é uma opinião... às vezes excessivamente considerada... ;-)

    Ooops scusate ma me è venuto spontaneo scrivere in portoghese... Volevo dire che non è poi cosi brutto. Non conosco l'interno e l'esterno l'ho visto nelle foto che sono nel sito del premio... Comunque l'estetica è una opinione... certe volte troppo sovrastimata... ;-)

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    1. Del resto, anonimo, non è bello ciò che è bello eccetera eccetera :-)

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