mercoledì 3 ottobre 2012

AMO AS AMOREIRAS


A metà strada fra il trafficatissimo largo do Rato (del Topo) e il popolarissimo quartiere Amoreiras, quello del famoso centro commerciale, c'è una piazza rettangolare di mezzo ettaro che trasuda romanticismo da ogni pietra, come del resto tutta Lisbona. E anche da ogni foglia, visto che ospita un giardino fitto d'alberi di gelso (amoreiras) che infatti si chiama Jardim das Amoreiras. È un'oasi di pace e serenità che tuttavia dà molto da fare -sempre con la dovuta flemma, beninteso-, per cui continuerò a scriverne con i bullet point, come fanno gli account delle agenzie di pubblicità, così puoi memorizzare meglio e riposarti adeguatamente tra un'attrazione e l'altra.

  • Osserva le arcate che delimitano la piazza lungo tutto il lato occidentale: è il tratto terminale del settecentesco Aqueduto das Águas Livres (Acquedotto delle Acque Libere), che dopo un percorso di oltre 14 km riversava nel deposito Mãe d'Água l'acqua per il rifornimento idrico della città.
  • Sotto il quinto arco dell'acquedotto è incastonata una chiesetta, aperta per le funzioni pomeridiane: è la settecentesca cappella della Madonna di Monserrate, fatta costruire dalla Confraternita dei Fabbricanti di Seta (vedi due bullet sotto).
  • Sul lato meridionale della piazza c'è il mastodontico deposito Mãe d'Água (Madre dell'Acqua), fatto costruire dal Marquês de Pombal, con annesso Museo dell'Acqua. È una costruzione ingombrante all'esterno, affascinante all'interno, dove l'immenso bacino di acqua, profondo sette metri, incute un po' di timore ma dà briglia sciolta ai fasci di luce che riflettendo sulla superficie dell'acqua creano piacevoli giochi cromatici. Sulla sommità della costruzione si gode uno spettacolare panorama sulla città.
  • Sul lato orientale c'è una lunga fila di costruzioni a un piano. Non sono case casuali: furono costruite per ospitare gli operai dell'industria della seta. Infatti il Marquês de Pombal, per incentivare la produzione nazionale di seta, fece piantare 331 gelsi in tutta l'area e costruire le residenze e i laboratori per gli artigiani.
  • Attualmente alcune di queste casette ospitano il museo Arpad Szenes - Vieira da Silva, marito e moglie pittori (lui ungherese, lei portoghese) che hanno rappresentato una certa avanguardia in pieno XX secolo. Oltre alla permanente, ospita sovente mostre monografiche. Da vedere.
  • E poi abbiamo il giardino propriamente detto. Un piacevolissimo nido verde che rinfresca d'estate e coccola d'inverno tra le fitte frasche di gelsi ma anche di altre piante. Vera oasi di pace, invita all'ozio come pochi altri posti al mondo.
  • Se poi cominciamo a parlare di ozio, che è la mia materia preferita, allora non si può passare sottobanco la presenza di un delizioso chiosco, di quelli tipici lisboetas: il Quiosque das Amoreiras, con tanto di musica, anche dal vivo, cuscini, pastéis e soprattutto wi-fi gratis (che comunque a Lisbona, a differenza di un'altra capitale, non è merce rara).
  • Alla fine di questo tour di cento metri denso di emozioni sarà passata una mezza giornata e ti sarà venuta sicuramente fame. Vai lì all'angolo, alla tasca do Papagaio (trattoria del Pappagallo): accanto a un ricco menu troverai un arzillo pappagallo che da decenni attira l'attenzione dei passanti nella speranza che si trasformino in commensali. Pare che funzioni. Però è come Portobello: non gli va di parlare.

11 commenti:

  1. Adoro! E' un posto delicato ed intimo, e il chiosco fa delle tortine all'arancia deliziose :)
    E da quando siamo Oceansthree ci vado anche piu' spesso!

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  2. Non sapevo delle tortine all'arancia (intendi i pastéis de laranja, nevvero?). Un motivo in più per tornarci più spesso :-)

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    1. Sono dei queques morbidi piatti in superficie ricoperti da una glassa all'arancia.

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  3. io non lo conoscevo ma oggi ci vado, ho letto che fanno musica dal vivo. come al solito grazie per il consiglio!

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    1. Vacci subito e fai penitenza oziando sotto un gelso, ascoltando la musica e mangiando i queques all'arancia che ci ha consigliato l'amica elle :-)

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    2. ci sono stata e mi è piaciuto un sacco!

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  4. Da portoghese che abbita in Italia ed ha tante saudades di Lisboa, devo dire che amo il tuo Blog.
    grazie ;-)

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