domenica 10 giugno 2012

TANTI AUGURI, LUÍS!


Se tanto mi dà tanto il 14 settembre, anniversario della morte di Dante Alighieri, in Italia dovrebbe essere festa nazionale, nella fattispecie “Giorno d'Italia, di Dante e delle Comunità Italiane”. Proprio come qui oggi, addì 10 giugno, è il Dia de Portugal, de Camões e das Comunidades Portuguesas. Lo sai chi è Camões, vero? O devo far finta che non lo sai e ti devo spiegare tutto?

Luís Vaz de Camões sta al Portogallo come Dante sta all'Italia. Il più grande poeta nazionale la cui opera omnia si studia nelle scuole è anche il simbolo della gloriosa storia di questa piccola grande potenza marittima che per secoli dominò gli oceani di mezzo mondo. Volendo propinarti un corso di letteratura portoghese nelle prossime tre righe di testo, ti posso dire che il più grande aedo lusitano visse nel Cinquecento e scrisse una delle più grandi opere della letteratura mondiale, Os Lusíadas (I Lusiadi), un immenso poema epico che narra in versi le gesta eroiche dei grandi esploratori suoi connazionali, infarcendole di leggenda e mitologia. Di più non ti so dire visto che non ne ho mai letto nemmeno un verso; ho però letto alcuni suoi sonetti, e devo dire che non sono niente male. In realtà la sua opera è vasta e variegata, e dà molto lavoro ai suoi numerosi studiosi sparsi in giro per il mondo e ovviamente concentrati nelle università del Portogallo e del Brasile.

Inutile dire che qui Camões è un simbolo molto forte di identità nazionale: a lui è intitolato l'istituto per la divulgazione della lingua e della cultura portoghese nel mondo (Instituto Camões), con sedi e distaccamenti un po' in tutti i continenti; a lui è intitolato il più prestigioso premio letterario della lusofonia (una specie di Pulitzer al gusto di baccalà); a lui sono intitolate strade e piazze del Portogallo e degli altri paesi di lingua portoghese, tra cui la centralissima piazza di Lisbona tra il Chiado e il Bairro Alto, in cui peraltro si erge la sua statua con la testa cinta di alloro, come si conviene a ogni poeta degno di tale qualifica.

Se poi, dopo aver letto la sua opera omnia, vuoi andare a rendergli omaggio, recati al cospetto della sua tomba al Mosteiro dos Jerónimos, a Belém. Così potrai anche approfittarne per mangiare due pastarelle.

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