Ieri ti ho parlato di
alcuni quartieri “difficili” di Lisbona, più o meno centrali e
più o meno sconsigliabili. Ma se vogliamo parlare di degrado a
portata di mano, dobbiamo spostarci al Casal Ventoso, che fino
alla fine degli anni Novanta era anch'esso una vera e propria favela,
baracche, catapecchie e bidoni inclusi.
A quell’epoca il
Comune, decidendo che si trattava di una vergogna per la città, rase
al suolo la bidonville, che si srotolava sotto il cimitero dos
Prazeres (dei Piaceri), e costruì un nuovo quartiere a valle,
vicino alla stazione di Alcântara. Un paio di anni fa hanno
anche effettuato il rimboschimento della costa della collina, dandole
un'aria più ripulita, ma il degrado sociale è rimasto a lungo,
diciamo che persiste tuttora. Nodo di scambio del traffico di droga
di tutta la città, pare che potesse contare sulla presenza di una
simpatica vecchietta che abitava proprio di fronte alla Meia
Laranja (uno slargo semicircolare), cuore del mercato illegale,
che faceva da custode della merce, da basista e da vedetta che avvisava tutta la marmaglia quando la polizia
era in arrivo.
Non ricordo di averla
vista, la vecchietta. Ricordo però quanto segue. In un meraviglioso
pomeriggio d’estate di quasi dieci anni fa, non avendo altro da
fare, mi misi a passeggiare alla ricerca degli ultimi angoli
sconosciuti della città. Presi a costeggiare i margini esterni del
bel quartiere alto-borghese di Campo de Ourique,
a me molto familiare, e man mano che proseguivo vedevo case
sempre più fatiscenti e bambini per strada sempre più sporchi, ma
mi dicevo: il bello di Lisbona è anche questo, la miseria convive
con la nobiltà. Ma a un certo punto il prevalere della miseria mi
fece decidere che forse era il caso di preoccuparmi. Troppo tardi:
già mi trovavo senza essermene accorto nella cosiddetta Meia
Laranja della rua Maria Pia, tra decine di soggetti
mostruosi: brutti, sdentati, lerci, ubriachi, drogati, chi sbraitava,
chi urlava, chi sbavava buttato per terra. Ero dentro un film horror.
Per fortuna passai indenne per quella folla di ominidi e tornai
dritto a casa.
Il giorno dopo raccontai
l’accaduto a Maria Zé, la prof: “Sei stato al Casal Ventoso? Sei
pazzo, potevano rapinarti!”. Lo raccontai anche a Teresa: “Sei
stato al Casal Ventoso? Sei pazzo!”. E poi anche a Paulo: “Sei
stato al Casal Ventoso? Io pure, l’altro giorno. Hai visto che
tipi?”
Sì, zona ad alta concentrazione di droghe!
RispondiEliminaIo ci passo comunque, e, a parte le facce davvero da "acabados" evidentemente dovute al consumo di sostanze, non mi son sento in pericolo né eccessivamente a disagio. Certo, non è un gran bel vedere. Ma dici che è pericoloso oggi?
Ciao elle
RispondiEliminapericoloso per la vita credo non sia mai stato (semmai per la borsa). Ti dirò che poi negli ultimi anni ci sono passato molto ma molto di rado prendendo appositamente un autobus da Alcantara, e non ho più visto la concentrazione di "acabados" di quel pomeriggio (erano almeno una cinquantina, ti giuro!). E comunque sì, è una zona davvero degradata. Peccato, perché il posto sarebbe anche carino.
le periferie finché non le fanno diventare strafighe come Oriente sono più o meno tutte così.
RispondiEliminatornando dal dolce vita ho sbagliato autobus e sono finita in una zona degradata, con baracche ecc.
a casal ventoso comunque preferisco non andarci, come anche al corviale...
Qual era la zona degradata in cui sei finita tornando dal Dolce Vita? Di', di', che magari ci faccio un salto...
RispondiEliminaGraziano, parli come un fighetto...che tipo..."ominidi", ma se devi disprezzare la gente, resta nel centro di Lisboa e vai a farti un pastelito a Belén....ma smettila di buttare merda su gente che dalla vita non ha avuto le tue possibilitá.
RispondiEliminaGianni.
Gianni, stai sbagliando tutto: "pastelito" e "Belén" non sono parole portoghesi ma spagnole, e già dimostri la tua profonda ignoranza in merito; Belém non è in centro, e siamo a due. Ma soprattutto, vogliamo parlare del tenore altamente patetico del tuo intervento all'insegna del politicamente corretto? Dimmi, quanto ti fa sentire migliore averlo scritto?
EliminaOgnuno è libero di esprimere il proprio pensiero ma ciò va fatto con educazione e rispetto sia verso l'autore del blog, sia verso i lettori.
EliminaE lei, Gianni, ha fatto un intervento davvero brutto, sgraziato e di cattivo gusto.
Adoro Lisbona, il Portogallo ed i suoi abitanti, parlo il portoghese ma purtroppo non ho la possibilità di andarci quanto vorrei.
Questo blog mi consente di scoprire posti, realtà e situazioni di Lisbona che altrimenti rimarrebbero a me sconosciuti. Con articoli tra l'altro molto belli, scritti bene ed ironici, critici o estremamente diretti a seconda dell'argomento e della situazione.
O lei, Gianni, non ha capito lo spirito di questo articolo e del blog in generale oppure lei è in malafede; in entrambi i casi questi sono problemi suoi.
Saluti,
Andrea
Grazie, Andrea. Evidentemente c'è chi si sente migliore degli altri e vuole sbandierare questa sensazione con protervia e tracotanza. Meno male c'è chi, come te, sa bene cosa siano il garbo e l'ironia. E' alle persone come te (e siete in tanti) che dedico ogni singola parola di questo blog e ogni minuto impiegato per scriverlo.
EliminaGraziano: non parlo portoghese, ma ci siamo comunque capiti. Secondo me questa tua curiositá quasi perversa nell' "investigare" realtá degradate é l'indizio che sei il tipico borghese italiano che ha potuto scegliere di emigrare per piacere e non per necessitá.
RispondiEliminaPremesso che adoro Lisboa anche se non la conosco cosi bene come te, ho un profondo rispetto per tutte le realtá disagiate. Come manifesto il mio rispetto? Evitando le etichette, i cliché e le facili ironie. Non é politically correct, ma se permetti ribadisco che il tuo cinismo non é affatto un segnale positivo, sei il tipico simpaticone italiano all'estero.
Quella e gente che non ha potuto scegliere nella vita e tu fai le scampagnate "culturali" nelle loro sventurate realtá.
p.s. smettila con il costante paragone fra spagnolo e portoghese, risulta patetico.
Gianni.
"Curiositá quasi perversa nell' "investigare" realtá degradate"?! "Scampagnate "culturali" nelle loro sventurate realtá."?! "Il tipico simpaticone italiano all'estero"?! Ma per favore! La tua morale da quattro soldi è una puteolente secchiata di luoghi comuni. Ripigliati!
EliminaSono d'accordo con Gianni.
RispondiEliminaMa vai a fare in culo Gianni
RispondiEliminaBoni, state boni...
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