sabato 10 marzo 2012

FUNICULÌ FUNICULÀ - 5: ELEVADOR DE SANTA JUSTA


Una delle poche volte in cui sono salito su questo elevador, giunto in cima sentii una stupida italiana parlare accanto a me al cellulare: “Sai dove sono? A Lisbona. Sì, è carina”. Carina. Ma ti pare che “carina” sia un aggettivo da accostare a una città? Una città è bella, interessante, deprimente, meravigliosa, squallida. Non carina. Come dire: hai fatto un dolce carino. Che senso ha? L'avrei buttata di sotto, e forse non avrei fatto una lira di danno.

L'elevador de Santa Justa è quello che dice il nome: un elevador, cioè un ascensore propriamente detto. Si differenzia pertanto dagli altri tre finora visitati, che sono delle funicolari. Ha quindi una doppia funzione: uno, quella di collegare la Baixa, nella fattispecie la trafficata e rumorosa rua do Ouro, al romantico largo do Carmo, che nella tarda primavera diventa ancora più romantico grazie allo spettacolo per gli occhi e le narici dei jacaranda fioriti; due, quella di punto panoramico sul Rossio, la Baixa, il Castelo, la (cattedrale) e il Tago. Con la sua architettura neogotica si inserisce nel contesto urbano come un fungo troppo cresciuto: benché snella e dalla silhouette slanciata, al mio occhio ha un che di impacciato e dinoccolato che me la rende ancora più simpatica.

Dentro, invece, sembra un salottino d'altri tempi, anzi dei suoi tempi, visto che la struttura fu inaugurata nel 1902, con ascensorista in divisa Carris (l'azienda dei trasporti urbani) e interni di legno e ottone. Dal “capolinea” superiore attraversi una solida passerella che ti fa sbucare proprio accanto all'Igreja do Carmo, la chiesa scoperchiata dal terremoto del 1755, e ti ritrovi nell'atmosfera placida e piacevole della piazzetta in cui si consumò la Rivoluzione del 25 Aprile. Oppure fai un paio di rampe di scala a chiocciola e ti ritrovi sulla sommità dell'ascensore a guardare il panorama, scattare fotografie e ordinare una limonata al chioschetto lì sopra posizionato, con tanto di tavolini per oziare meglio.

È inutile, questa città è una continua istigazione a godersi la vita.

4 commenti:

  1. Sì, concordo sull'istigazione!
    Beh, almeno per la tizia è "carina". A me danno più fastidio quelli che dicono "brutta" :)

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    1. Esistono quelli che dicono "brutta"? E' proprio vero che la perversione umana non ha limiti.

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  2. sai una cosa del tuo blog? fa venire voglia di andare a Lisbona assieme a te.

    leggerlo fa parte di quei momenti di cui tu parli in questo ultimo post: godersi la vita!!

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  3. Grazie, Franco. Non potevi fare commento più lusinghiero :-)

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