Mentre il nostro Silvio
s'intestardiva a tenere il suo culo flaccido (cit.: Minetti) sullo
scranno presidenziale nonostante l'incombente default, l'ammirazione
che i portoghesi hanno sempre tributato agli italiani stava
pericolosamente tramutandosi in dileggio. In quei mesi era davvero
imbarazzante dichiarare di essere italiano, poiché esponeva
puntualmente a un commento salace o a una plateale risata. Fino a
qualche tempo prima, però, ho potuto verificare più volte quanto
gli italiani qui siano benvisti. Per esempio:
1) Ikea di Alfragide,
periferia ovest di Lisbona. Sono qui per sostituire due antine del
soggiorno e l'addetta al banco delle sostituzioni, appena vede il mio
nome sul modulo che mi aveva chiesto di riempire, mi fa tra il lusco
e il brusco: “Lo sa che lei parla la lingua più bella del mondo?”.
Io cado dalle nuvole e ringrazio (e comunque sì, lo so), e lei
continua: “La lingua più musicale, la più dolce in assoluto”. E
ancora: “Del resto è anche il paese più bello del mondo” e via
sviolinando.
2) Sportello ZonTv,
provider internet e tv. Sono qui per restituire il decoder difettoso.
Appena i ragazzi del front desk leggono sul computer il nome
corrispondente al codice cliente che gli ho fornito (il mio) urlano a
una loro collega nelle retrovie: “Ehi, Tizia, qui c'è un
italiano!”, come se fosse arrivato Brad Pitt. Immediatamente si
materializza la tizia tutta eccitata che spiega: “Io adoro tutto
ciò che è italiano” e via con la sfilza di arte, lingua, cucina,
moda, musica e naturalmente uomini.
3) La mia ex
professoressa di portoghese, oltre a ripetere che la lingua italiana
“é um bálsamo”, e
che il mio accento italiano “é muito suave”, aggiunge sempre che
“os italianos são os
mais simpáticos”.
Perché lei, che insegna portoghese per stranieri all'università,
quando deve comunicare un disservizio, ad esempio un guasto al
laboratorio linguistico, francesi tedeschi svedesi eccetera
reagiscono dall'alto della loro efficienza con stizza o pietosa indulgenza. Gli italiani invece esclamano meravigliati: “Nella
vostra università c'è anche un laboratorio linguistico? Nella
nostra no!” E lei a ripetere: “Adoro os italianos, tão
simpáticos!”. E tão sottosviluppati, aggiungerei.
Hahahaha ah, o olhar estrangeiro é uma maravilha não?
RispondiEliminaAgora imagina se você tivesse Português (que não o Europeu) como língua nativa? rsss
Pois é, o olhar estrangeiro é sempre uma maravilha. E é muito bom para a auto-estima.
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